Quando George Orwell scrisse 1984, l’Europa ed il Mondo erano appena usciti dal secondo conflitto mondiale, una guerra, che, come tutti sappiamo, era stata una diretta conseguenza della diffusione dei totalitarismi a livello mondiale. Il regime nazista in Germania, quello fascista in Italia e Giappone, sulla base di teorie ultranazionalistiche e razziste, avevano sospinto il mondo sull’orlo del baratro, e soltanto grazie all’intervento delle potenze democratiche fu garantita la pace.
Proprio di una di queste nazioni, “libere“, era figlio George Orwell, saggista ed opinionista politico inglese, dall’altissimo spirito critico, che fu capace nel giro di tre anni, di pubblicare due dei romanzi più significativi di quel periodo, destinati a riecheggiare per sempre nel dibattito culturale e politico mondiale, per la loro importanza storica ed allegorica: La fattoria degli animali e 1984.
Lo scrittore inglese, che morì poco dopo la loro pubblicazione, a Londra nel 1950 e a soli 46 anni, puntava con questi due romanzi, a descrivere un modello di società non ideale; al contempo il suo obiettivo era quello di analizzare a fondo i crismi del Totalitarismo, quel modello di Stato che aveva visto da vicino e che la sua Inghilterra aveva combattuto con l’ausilio degli Alleati. Così, se Tommaso Moro narrò di un isola ideale, l’Utopia, caratterizzata da tolleranza religiosa, libertà di parola e di pensiero, George Orwell parlò di una società dominata dal pessimismo e dal pensiero unico, di stampo totalitarista.
1984 gli venne in mente nel 1948 e proprio da quell’anno deriva il titolo, invertendo le ultime due cifre.
Fu un’opera così brillante e lucida, che poté essere pubblicata appena un anno dopo. Narra di una Terra divisa in 3 Grandi super Potenze, l’Eurasia, l’Estasia e l’Oceania, quest’ultima considerata la maggiore delle tre ed amministrata dal “Socing”, il Partito socialista inglese, figlio del fallimento del Partito Laburista e capeggiato da un fantomatico dittatore, il Grande Fratello, una figura, nella realtà, paragonabile a quella di Josif Stalin ed Adolf Hitler.
Il Grande Fratello tutto vede e tutto sa. E’ il leader assoluto del partito. Detiene il controllo della popolazione, spiandola grazie a telecamere presenti ovunque. Diffonde, tramite tv, la propaganda 24 ore su 24. I riferimenti a nazismo e stalinismo sono onnipresenti, e, per quanto riguarda la nostra epoca, può venire in mente l’ISIS, con la sua capacità di penetrare nelle menti deboli delle persone rendendole adepte. Per questo 1984 è considerando un capolavoro eterno, trovando applicazione nel presente e, con ogni probabilità, anche nel futuro.
Chi è capace di rappresentare la ribellione nei confronti della Tirannia, Emmanuel Goldstein, riceve i Due minuti d’odio, la pratica svolta dal governo del Grande Fratello per aizzare la folla contro di lui o contro qualunque nemico del regime. E proprio durante una manifestazione in piazza che i protagonisti del romanzo Winston e Julia s’incontrano.
Chi non ha letto 1984 non può apprezzare sino in fondo l’allegoria che contraddistingue l’intera opera. Nel racconto di Orwell persino l’amore viene demonizzato, dato che il regime non approva relazioni sessuali che non abbiano altro scopo che la procreazione.
Oggi si celebre l’anniversario della sua pubblicazione; quale migliore occasione per rispolverare un classico della letteratura mondiale nonché una delle opere più lucidamente critiche di sempre ?
1984 fa capire in termini davvero semplici (lo stile di scrittura di Orwell è adatto a tutti) concetti difficili: propaganda, totalitarismo, religione, i pericoli insiti in una società, totalmente, priva di privacy. Non solo. Chi desidera addentrarsi nelle pagine scritte con parsimonia da Orwell, riceverà in cambio la chiarificazione di alcune questioni fondamentali inerenti la Politica, la Cultura e la Psicosociologia, che ancora oggi e sempre di più in futuro, caratterizzeranno il dibattito mondiale.
Inutile sottolineare quanto il resto dei medium ne sia stato profondamente attratto e contaminato. Non si contano le opere cinematografiche che ne hanno trattato giovamento e ispirazione. Saltano in mente una lunga serie di film distopici. Citando quelli più recenti: Brazil, Matrix, V for Vendetta, Equilibrium, I figli degli uomini, Hunger Games, Divergent e così via..
Il Grande Fratello vi guarda!
Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato
La storia si è fermata nel 1936. Dopo, è solo propaganda