5G, lo scrittore Maurizio Martucci: “Governo e stampa omettono i rischi di salute pubblica per l’irradiazione”

Giornalista, collabora anche con Ultima Voce e da diversi anni si occupa di elettrosmog per Il Fatto Quotidiano. Ora, con le edizioni Terra Nuova, ha pubblicato l’ultimo libro “Manuale di autodifesa per elettrosennsibili, come sopravvivere all’elettrosmog di Smartphone, Wi-Fi e antenne di telefonia mentre arriva il 5G”, proprio qui, già anticipato. Abbiamo avuto uno scambio di battute con Maurizio Martucci, al quale abbiamo rivolto tre domande sul tema del 5G, la prossima frontiera di connessione globale di quinta generazione.

 

Perché dovremmo temere il 5G?

Il problema è grosso e di portata mondiale – spiega Martucci a Ultime Vocein questi giorni stiamo assistendo ad una corsa contro il tempo senza precedenti, solo per coprire Europa e America col 5G prima che l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro possa esprimersi sulla rivalutazione della cancerogenesi dell’elettrosmog. Il Ministro Di Maio, terminata l’asta per la vendita di Stato delle nuove frequenze, nei giorni scorsi ha inaugurato a Bari la prima antennina di quinta generazione in Italia. Omettendo qualsiasi commento sui fondati e seri pericoli per la salute pubblica che l’irradiazione massiccia, ubiquitaria e pervadente di migliaia di nuove mini-antenna 5G potrebbe causare alla popolazione, sempre più irradiata da radiofrequenze, già possibili cancerogene per l’Organizzazione Mondiale della Sanità”.

 

La politica ha delle colpe, secondo te?

 “Certo! Eppure grosse. Ignora completamente le ultime evidenze scientifiche emerse dai nuovi studi che potrebbero far classificare l’elettrosmog come ‘probabile’ se non addirittura ‘certo’ agente cancerogeno. I ministri come i parlamentari sono pienamente consapevoli del rischio sanitario in corso, i medici dell’ISDE hanno scritto al Governo chiedendo una moratoria. Lo stesso, in difesa della Costituzione per i diritti alla tutela della salute, hanno gatto tanti cittadini e le associazioni dei malati, mentre avanzano petizioni popolari per chiedere di fermare lo spauracchio 5G. E poi la stampa, complice come i politici…  fa finta di nulla, bucando continuamente la notizia: in America 300 sindaci si sono ribellati al 5G per non mettere in pericolo la salute dei loro concittadini. Perché nessuno ne parla? Non è una notizia sapere che ci sono città dove la gente si mobilita perché ha paura delle irradiazioni del 5G?”

 

Ne parli tu nel libro….

“Si, ma non solo del pericolo 5G ormai alle porte!  Nel mio ultimo libro racconto le storie dei malati invisibili, costretti alla fuga da città e modernità perché colpiti da una grave malattia ambientale come l’elettrosensibilità. E poi le vittime sconosciute, i morti di questa guerra silente, i malati di tumori, le storie di quei cittadini che nelle aule dei tribunali italiani hanno visto riconosciuto almeno il nesso causale telefonino=cancro. Nel libro riporto molta letteratura medico-scientifica e i clamorosi conflitti d’interesse dietro tutta l’operazione: è ora che la popolazione sappia. Non si può più continuare a far finta di niente. Il problema delle radiofrequenze esiste, è grave e va risolto il prima possibile”.

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