Scuola dell’infanzia: è giusto chiamarla ancora asilo?

scuola dell'infanzia

La scuola dell’infanzia sembra essere solo un termine recentemente coniato per definire in modo diverso, e più professionale il caro e buon vecchio “asilo” o “scuola materna”; in realtà queste due parole differiscono profondamente tra loro. Con il termine asilo andiamo a definire un posto in cui stare, una sorta di parcheggio nel quale il bambino staziona, giocando e socializzando, in attesa di entrare nella scuola vera e propria. La scuola dell’infanzia è invece molto di più; essa è scuola in quanto luogo di esperienze, di apprendimenti e di interazione con gli altri bambini e con il mondo degli adulti. E’ il primo posto nel quale il bambino sperimenta la propria autonomia, lo stare con gli altri, l’applicazione delle regole nei contesti sociali, l’esplorare il mondo uscendo per la prima volta dal proprio rassicurante ambiente.

 

 

COSA CARATTERIZZA LA SCUOLA DELL’INFANZIA

La scuola dell’infanzia pone l’esclusiva attenzione al benessere e al completo sviluppo dei bambini attraverso tre aspetti fondamentali:

  1. LA RELAZIONE – ovvero la capacità delle insegnanti di ascoltare e dare la giusta attenzione ad ogni bambino
  2. LA CURA – costituita dalla strutturazione costante dell’ambiente didattico e dall’attenzione nell’utilizzo di toni, parole e gesti
  3. L’APPRENDIMENTO – predisposto attraverso l’esperienza diretta, l’esplorazione e l’interazione con gli altri bambini, le esperienze pratiche guidate dalle insegnanti e costruite attentamente in base all’età dei bambini interessati.

Nella scuola dell’infanzia non si pone quindi attenzione solo all’assistenza e alla cura, ma anche agli apprendimenti mirati, ai ritmi e alle routine della giornata, alla strutturazione dei luoghi dove i bambini svolgono le proprie esperienze (detti “angoli”).

Tutto questo è ben diverso dalla vecchia concezione di asilo inteso come luogo dove far giocare i bambini ancora troppo piccoli per andare a scuola; la scuola dell’infanzia mira all’accoglimento dei bambini e dei loro genitori, cercando di favorire, soprattutto con questi ultimi, la condivisione di un progetto comune al quale collaborare entrambi, cioè il benessere del bambino.

Compito della scuola dell’infanzia è quindi il raggiungimento di una progressiva autonomia intellettuale e sociale attraverso l’interazione con i compagni, gli adulti e l’ambiente; tutto ciò è teso ad ottenere una graduale maturazione dell’identità personale del bambino, e lo sviluppo di capacità che andranno poi ad ampliarsi negli anni successivi.

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