Oggi, 20 aprile, è la Giornata Mondiale della Cannabis
Disordini a Milano per la diffusione in piazza di semi in occasione del Four-Twenty
Mentre in Canada si pensa a varare una legge che legalizzi il possesso della cannabis a uso ricreativo, in Italia è ferma in Parlamento la proposta per la legalizzazione a uso puramente terapeutico.
In Austria, Canada, Colorado, Germania, Finlandia, Spagna, Portogallo, Paesi Bassi, Stati Uniti e Israele è già stata legalizzata a questo scopo. Per l’Italia la strada appare ancora molto lunga. Tuttavia, viene utilizzata in minima parte soprattutto per il recupero di gravi tossicodipendenze.
Nascita della giornata
Tutto nasce dai Waldos, un gruppo di studenti californiani chiamati così per il loro raduno fisso vicino un muro. Davanti alla statua di Luis Pasteur poi, alle ore 16:20, era il loro incontro per consumare insieme la sostanza. Da qui il numero 420, associato alla cannabis. 420 come l’ora di incontro per la “Missione Luis” ma anche come la data scelta per la Giornata Mondiale, il 20 aprile (quarto mese dell’anno). La giornata, oltre a rendere pubblico l’utilizzo della cannabis, da ormai molti anni coincide con la giornata dedicata alla battaglia per la legalizzazione. Oggi, nelle maggiori città di tutto il mondo si contano tantissime comunità di ragazzi, riuniti con lo scopo di consumare Marijuana. Una forma di trasgressione mista a sincera voglia di far capire che a livello terapeutico, la legalizzazione porterebbe a grandi passi in avanti.
Disordini a Milano
In stazione centrale a Milano, oggi i radicali Marco Cappato e Antonella Soldo, distribuiscono semi di canapa. Sostengono che in questo modo non si vada a sostenere il mercato nero. L’istigazione alla coltivazione della cannabis per combattere il mercato criminale, però, ha scatenato la reazione di vari partiti. Tra questi Forza Italia reagisce con un fermo “Basta con le feste della droga in città”. Fratelli d’Italia istiga alla vigilanza ferrea e alla presenza di cani antidroga su tutto il territorio. Il sindaco Sala però si dice sfavorevole alla condanna preventiva, perché afferma sia necessario comprendere il senso della cosa.
La Lorenzin risponde al tema della legalizzazione della cannabis
La risposta del Parlamento non è ancora arrivata e chissà ancora per quanto tempo ci sarà da discutere.
Maria Giovanna Campagna