Le quattro fasi di una rottura

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La rottura di una relazione può essere considerato un evento che ci cambia drasticamente e ci forma il carattere.

Le cause sono incalcolabili.

Si può decidere di chiudere la relazione con una persona a causa di un tradimento, di un trasferimento, a causa dell’intromissione di familiari, di amici o semplicemente perché ci siamo accorti che la persona con cui abbiamo condiviso molte cose, non era quella giusta per noi.

A prescindere dal fatto che a lasciare siamo stati noi o che siamo stati lasciati, questo processo implica quattro fasi.

1.DOLORE

 

E’ comprensibile provare una miriade di emozioni contrastanti all’inizio.

La tristezza viene mischiata alla malinconia e così, momenti come il primo bacio, le prime uscite, le varie riappacificazione dopo un litigio, diventano come un film a ripetizione nella nostra mente e basta poco per ritrovarci chiusi in casa, distesi sul letto, ascoltando le canzoni più tristi della storia della musica.

La voglia impressionante di avere quell ’unica persona di nuovo nella nostra vita, trasformerà la malinconia in un sentimento molto più forte: la rabbia.

La rabbia ci mette in condizione di rivalutare tutte le nostre azioni, tutte le azioni di lui o lei e le cose che hanno portato alla fine della relazione.

E allora, cominciano una serie di supposizioni infinite, in cui ci domandiamo chi ha sbagliato davvero, di chi è colpa e come le cose sarebbero andate diversamente se solo avessimo agito in un altro modo.

Ma forse il momento peggiore di questa fase, è quello in cui rabbia e tristezza si mescolano, dando vita al pensiero che probabilmente, non riusciremo mai ad accettare il fatto che quella persona non sarà  più al nostro fianco.

 

2.TENTATIVO DI SVOLTA

 

Non si sa bene come, ma dopo svariati giorni, il termine rassegnazione diventa la parola chiave della nostra vita e così, iniziamo un momento in cui riusciamo a guardare oltre.

Ci diciamo che è tutto inutile: disperarsi, perdere il contatto con la realtà.

All’ improvviso tutto diventa possibile e riprendiamo a vivere, anzi lo pretendiamo.

Organizziamo uscite con amici, rinnoviamo il nostro look e riprendiamo la nostra vita lì dove l’avevamo lasciata.

Cerchiamo di nascondere a noi stessi che non è la volontà di andare avanti a mettere in moto questo meccanismo, ma bensì, la voglia di dimostrare a noi stessi (e anche all’altra persona), che stiamo voltando pagina

Allora ci improvvisiamo avventurieri e ci proponiamo nuove prospettive, insomma, facciamo l’impossibile per risentirci di nuovo come un leone pronto a governare la savana a suo piacimento.

 

3.RICADUTA

A questo punto, dopo aver riagganciato i rapporti con la vita, ci sentiamo fieri di noi stessi.

Poi però avviene che, in un giorno un po’ vuoto dagli impegni, per la radio passa quella dannata canzone o mentre sistemiamo varie foto del nostro pc, ci cade l’occhio proprio su quella cartella.

C’è una vocina dentro di noi che ci sussurra “No, non farlo! Non guardarti indietro! No, che poi ci starai male!”

Ma noi siamo testardi e da bravi masochisti, la ignoriamo!

Di nuovo ripercorriamo quel periodo della nostra vita e le emozioni che lo hanno accompagnato, tiriamo fuori dal cassetto una sua maglia, una lettera, quel braccialetto che ci aveva regalato e finisce che ci sciogliamo in un fiume di lacrime incontrollabili.

Lo scontro con la realtà, il ricredersi sulle nostre capacità di scordare il passato, sono come un pugile che ci sferra colpi serrati al ventre da cui non riusciamo a difenderci.

Così prima che possiamo accorgercene, finiamo a passare ogni sabato sera nei locali a bere con i nostri amici, cercando di colmare quel vuoto che sentiamo dentro.

4.GUARIGIONE

 

Non volevamo dare retta a chi ci diceva che il tempo, per quanto possa sembrare drastico, è l’unica vera medicina per il nostro mal stare.

Infatti, dopo che ne è passato parecchio, le ferite si sono asciugate, abbiamo smesso di piangere e pian piano abbiamo dato il permesso al nostro cuore e alla nostra mente di lasciarci cullare dalle minime cose della vita.

Così ci siamo concentrati sul lavoro, sugli amici, sulla famiglia e ora, ritrovandoci di nuovo davanti al ricordo di quella storia, proviamo un dolore muto, un dispiacere minimo.

Ci rendiamo conto che veramente tutto passa .

Ci sentiamo nuovi, possiamo finalmente lasciare andare quei dubbi che tanto ci hanno tormentato.

No, non è finita perché noi non eravamo abbastanza.

Si, siamo in grado di innamorarci di nuovo.

Si, possiamo essere felici di nuovo.

 

Rompere con una persona, può essere una vera e proprio catastrofe all’inizio, ma ciò che capiremo con il tempo è che tutto finisce per una ragione e che se quella persona non fa più parte della nostra vita, evidentemente è perché il destino ci sta riservando qualcuno di più adatto a noi.

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