Ne abbiamo sentito parlare tantissimo, è stato al centro di dibattiti e polemiche dopo gli attentati di Parigi, quello di quest’anno è detto “Della Misericordia”, ma che cos’è in realtà il Giubileo?
Migliaia di pellegrini affollano Piazza San Pietro per attraversare la porta Santa che verra’ chiusa dal Papa.ANSA/BRAMBATTI
Questa ricorrenza deve il suo nome alla parola ebraica Jobel che significa “tromba”, strumento che annunciava l’inizio di un anno particolare che cadeva ogni 50 anni. L’antico testamento (Levitico cap. 25) presenta questo periodo come un momento di liberazione e purificazione, in cui gli schiavi vengono liberati, i debiti estinti, e le terre lasciate a riposare prima di una nuova semina. In realtà queste norme, speculari a quelle riguardanti l’anno sabbatico, non sono mai state praticamente applicate e probabilmente servivano a rappresentare un’ideale astratto di giustizia.
Per la religione cattolica, questo anno santo è un periodo di perdono generale, un’indulgenza plenaria concessa dal Papa a tutti i fedeli che faranno un pellegrinaggio nella Città Santa e adempiranno ad altri doveri religiosi. Il primo Giubileo fu solennemente promulgato da papa Bonifacio VIII nel 1300, il secondo, da Clemente VI ad Avignone nel 1343. Inizialmente l’intervallo giubilare contava cinquant’anni, oggi, dopo la riforma di papa Paolo II del 1470, è stato ridotto a 25 anni.
Per un fedele, partecipare al Giubileo non significa solamente ricevere l’indulgenza papale, egli deve anche redimersi dal peccato, ricevere la comunione e soprattutto assumere un atteggiamento devoto di preghiera e spiritualità. Infine, è necessario compiere il pellegrinaggio presso le mete giubilari, ovvero le quattro basiliche principali di Roma: San Pietro, San Paolo, Santa Maria Maggiore e San Giovanni.
Momento caratterizzante del Giubileo è l’apertura della porta Santa, ovvero la porta a destra rispetto a quella principale di ognuna di queste basiliche. Il fedele attraverserà il varco e simbolicamente riceverà la purificazione dal peccato.
Papa Francesco, che ha aperto la porta Santa di San Pietro lo scorso 8 dicembre, ha dato inizio ad un nuovo anno giubilare che durerà fino al 20 novembre 2016. Il Giubileo della Misericordia è una ricorrenza straordinaria, poiché non rispetta i 25 anni di intervallo dal precedente anno Santo (l’ultimo Giubileo è stato quello del 2000 celebrato da papa Giovanni Paolo II), ma è stato indetto dal pontefice affinché:
“il Giubileo sia esperienza viva della vicinanza del Padre, quasi a voler toccare con mano la sua tenerezza, perché la fede di ogni credente si rinvigorisca e così la testimonianza diventi sempre più efficace.” Dalla lettera di Papa Francesco al Mons. Fisichella, del 1 Settembre 2015.
Questo Anno Santo è speciale per una serie di ragioni. Per la prima volta nella storia della Chiesa, l’indulgenza plenaria è stata estesa alle diocesi di tutto il mondo e per la prima volta, la Porta Santa è stata aperta alla presenza di un papa emerito.
E ancora una volta, l’ influenza universale della Chiesa e il carisma di Papa Francesco, hanno parlato alla coscienza religiosa dei credenti e martedì scorso, Roma ha accolto migliaia di fedeli provenienti da tutto il mondo.