296mq di Cardinal Bertone. Di questo si parla in questi ultimi giorni ma non perché si voglia male al Monsignore, neanche per aggiungere scandali a quelli che già ha in saccoccia e ne ha. Anche perché qui non si sta parlando della sua teoria secondo cui omosessualità e pedofilia siano strettamente collegate, nessuno sta coprendo dei preti pedofili. Niente di tutto questo.
Lui ha un appartamento, appartamentino a Palazzo San Carlo che, come ha dichiarato in una intervista rilasciata a Gian Guido Vecchi del Corriere Della Sera: “Premetto che gli appartamenti assegnati ai cardinali della Curia romana sono di proprietà del Governatorato vaticano o dell’Apsa, e vengono ristrutturati a cura delle amministrazioni con spese messe a bilancio anno per anno”. Però cosa è capitato? È capitato che proprio quell’anno, il 2014, i lavori di ristrutturazione, per un totale di 300.000 euro, sarebbero stati a suo carico. Erano due appartamenti distrutti, abbandonati da anni, ci sarà stata muffa, blatte e topi. In fondo se guardate la foto del palazzo potrete certo immaginare come sia dentro.
Il Cardinale dichiara che ci sono le fatture, ha pagato i lavori con i risparmi di una vita, però il giornalista dell’Espresso, Emiliano Fittipaldi, nel suo libro “Avarizia” fa sapere che i lavori in realtà sono stati pagati con i soldi destinati all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e detenuti dall’omonima Fondazione Bambin Gesù. Queste dichiarazioni del giornalista ovviamente non si basano sul nulla, sulla voglia di denigrare il Cardinale Bertone, come se non ci pensasse già da solo a farsi pubblicità. E no! Giuseppe Profiti, ex presidente della fondazione, conferma la spesa, dichiarando a Fittipaldi: “È vero: con i soldi stanziati da noi è stata ristrutturata una parte della casa di Bertone. Cercando di ottenere in cambio la disponibilità di potere mettere a disposizione l’appartamento”.
Ad ogni modo il Cardinale precisa che sono solo 296 mq, che non è un super attico e che la terrazza è di tutti, oltretutto non ci vive da solo: “Abito con una comunità di tre suore che mi aiutano, c’è anche una segretaria che il Santo Padre mi ha concesso per scrivere la memoria di tre Papi, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco. C’è la biblioteca, l’archivio, le camere per tutti…” ha dichiarato sempre a Vecchi. Ci sarà la biblioteca del palazzo della Bestia della Walt Disney.
Quello che io mi chiedo: volendo credere al Cardinale, anzi, volendo credere a tutti: se lui i soldi li ha spesi e la fondazione anche, c’è comunque qual quadra che non cosa. Non credete?
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