26 anni fa, il mondo è stato testimone di uno tra gli eventi storici più memorabili. Ancora l’umanità ne piange la scomparsa. Un uomo magrissimo, alto 177 cm, con due baffoni. Tutti lo conosco come inglese, ma ha trascorso la vita infantile a Zanzibar. C’è chi dice che non è morto, ma è andato a far lezioni di canto al padreterno. Parlo di Freddie Mercury, il frontman dei Queen. Un personaggio tanto conosciuto che è difficile non cadere in cose che tutti sanno, ma cercherò di evitare quelle più note. Ho letto “una biografia intima di Peter Freestone (il suo cuoco)” e “i miei anni con Freddie Mercury di Jim Hutton (il suo ultimo amante). Quindi, sono abbastanza erudito in materia, buona lettura!
Freddie Mercury la leggenda
Raggiungeva le 4/8 in falsetto. L’enorme potenza vocale non era sopportata dal suo fisico. Quando ce la faceva, i microfoni erano sparati al massimo. Quando, invece, i noduli alla gola si infiammavano, il livello dei microfoni era abbassato, ed il batterista Roger Taylor gli doppiava la voce nelle parti in cui saliva di solito.
“Stone cold crazy” è la canzone che più si avvicina al metal che conosciamo oggi, ma all’epoca fu etichettata come hard rock perché non esisteva un genere più duro ancora. Una cover del pezzo fece conseguire ai Metallica il Grammy Haward per la miglior interpretazione metal.
Micheal Jackson era un suo fans sfegatato. Partecipava ai suoi concerti, e gli propose di presentare Another One Bites The Dust come singolo, tanto che “spaccava“, ma lo pubblicarono comunque nell’album The Game. Ignorando i consigli di Micheal, l’album risultò oscurato da quel magico pezzo, evidenziando il salto netto di qualità.
Oltre a toccare tutti i sottogeneri del rock, si è dato al pop in un duetto con Micheal Jackson, ed ha composto un album di lirica con Montserrat Caballè. Sempre senza i “Queen“, ha pubblicato un album dance. Amava tanto la musica classica, ma anche quella del primo novecento. Tant’è che fece il remake di una canzone soul dei The Platters: the great pretender.
Freddie Mercury: un po’ di biografia
Farrokh Bulsara è nato in Zanzibar, stato della Tanzania. La mamma vinse il premio per il neonato più bello della città. Andò in un collegio privato. Portò con se la retta di iscrizione in barca, e si diresse fino alla scuola. Tornava a casa qualche volta all’anno. Già in quella rigida istituzione, mostrò le sue prime pulsioni omosessuali, nei bagni con altri scolari.
Si dimostrava un eccellente pugilatore nei tornei scolareschi, e suonava come pianista in un gruppo scolastico. Le sue materie preferite erano la storia, l’arte e la geografia. Finito il collegio, il padre volle trasferirsi in Europa perché guadagnava solo in estate per il turismo. Freddie aveva le mani bucate. Conseguì due diplomi, e spendeva in taxi e lussi i pochi soldi che racimolava con lavori umili.
Freddie Mercury l’uomo dietro la star
Cosa dire di lui? Beh! era bisessuale: amava le donne bionde, ed i maschi ciccioni. Era un fumatore. A qualunque ora andasse a letto, si svegliava alle 9 di mattina e si faceva fare un tè. Prima di un concerto, era rito obbligatorio bere particolari intrugli con miele e limone, pena la non esibizione (fortunatamente, non è mai accaduto). Amava camminare scalzo per casa, e fare spuntini con frullati di mango e vari frutti esotici. Adorava le bistecche ed i cibi speziati.
Non si è mai voluto correggere i denti, ne operarsi i noduli, per paura che ciò compromettesse le sue performance. Né ha mai conseguito la patente. A tal proposito c’è un aneddoto: dopo aver fatto spegnere l’auto un paio di volte, ha abbandonato il veicolo borbottando: <<non posso perdere tempo con queste cose>>. Voleva pagare sempre tanto e pretendere il massimo. Ma non si sentiva superiore a nessuno.
Quando veniva accompagnato per compiere faccende banali, gli chiedevano “Tu sei Freddie Mercury, perchè non deleghi qualcuno” e lui: “sono solo un cantante“. Risposta simile dava ai giornalisti che si complimentavano:
-Hai la voce più bella del rock-
-Sono solo una voce. C’è chi ha un controllo migliore (elenco in pubblico di tutti i cantanti secondo lui superiori)-.
La sua ossessione per il morbido lo portava ad essere un “gattaro“, e la sua casa doveva ospitarne almeno 2. Questi animali erano tanto importanti che per rabbia, quando se ne smarriva uno, rompeva dei costosissimi vasi della sua casa. Quando si rompeva un mobile, od un oggetto, il suo cuoco Peter Freestone lo faceva sparire, per far credere al cantante che fosse stato rubato da un invitato ad una delle tante feste in casa: Freddie preferiva che l’oggetto facesse la sua funzione in un altra casa, e non che fosse rotto.
Freddie Mercury: l’uomo che amava il bello
Amava l’arte. Tutta. Si faceva fare vestiti su misura. Tappezzava la casa di quadri ed oggetti particolari. Però era sempre attento a non rendere la casa pacchiana. Sapeva disegnare benissimo: ha fatto lui lo stemma dei Queen. In seguito, però, ha delegato sempre terzi per fare le copertine degli album e raramente è stato visto scarabocchiare qualcosa.
Tra i tanti primati che ha, possiamo dire che organizzare feste era uno di questi. Addirittura, c’erano amici che venivano a dormire a casa un giorno prima che cominciasse la festa! Per il suo compleanno, era capace di affittare un intero hotel e far sparare fuochi in suo onore durante un certo momento della festa.
La sua curiosità poneva un limite davanti le lingue: <<io parlo in inglese, punto>>. Pagava un interprete quando viaggiava. Faceva sempre due vacanze: una invernale, ed una estiva, affittando aerei privati, e si portava tutti i domestici e sempre qualche amico. La sua attenzione alle lingue si fermava al suono divertente di alcune parole.
Freddie Mercury quand’era agli sgoccioli
Ha cantato fino all’ultimo. These Are The Days Of Our Lives è un addio ai suoi fans, mentre Mother Love concentra tutto ciò che non ha avuto il coraggio di dire alla madre, l’ultima canzone in assoluto, incompiuta da Roger Taylor. The Show Must Go On è una casualità, non scritta e pensata da lui in prima persona. Erroneamente, è stata intesa come cambio di testimone per un altro Dio dello spettacolo … no, non è così. Mi spiace sfatare questo mito.
Poi, quando la voce è andata via, ha smesso di prendere farmaci per L’AIDS ed ha cominciato la cura del dolore. Per paura di una vena creativa, ha smesso di ascoltare la sua musica, ma preferiva quella altrui. Il suo ultimo amante racconta che gli è morto fra le mani, mentre gli stava cambiando il pannolino. Freddie ha provato ad agevolarlo alzando un ginocchio e, nel contempo, si è spento.
Curiosità su Freddie Mercury
Ha composto la “colossale” colonna sonora del colossal Highlander. Ha poi curato le musiche di un flop, un trash film con una giovanissima Ornella Muti. Gli incassi del film furono inferiori all’onorario dei Queen.
Con Michael dovevano fare un album, ma si limitarono a due duetti pubblicati poi postumi alla morte di entrambi. Questo perché ci furono degli attriti: Michael non comprendeva l’humor inglese e portava i lama in sala di registrazione.
Daniel Pastore
La sua voce era unica <3 quando ascolto la sua voce provo sensazioni davvero fortissime. Bell’articolo complimenti 🙂
Troppo gentile, grazie.