2500 libri inclusivi distribuiti a Torino, al via il progetto “Con Testi”

progetto Con Testi

Per il progetto “Con Testi” a Torino verranno distribuiti circa 2500 libri inclusivi in tutta la città: nei consultori, nei presidi sanitari, nei musei, nelle biblioteche ma anche nelle scuole dell’Infanzia e nelle biblioteche scolastiche. Libri inclusivi che facilitano la lettura per tutti, perché sono tradotti  in simboli Caa (Comunicazione Aumentativa Alternativa) dalla Bottega Editoriale Paideia.

Il progetto “Con Testi”

Parte in questi giorni a Torino il progetto “Con Testi”, iniziativa culturale in programma da marzo 2023 a marzo 2024, è promosso dalla fondazione Paideia per promuovere la lettura come metodo di inclusività a supporto dell’infanzia e dei genitori.  Gli organizzatori spiegano che il progetto nasce con lo scopo di:

abbattere le barriere e fare della lettura un veicolo di inclusività, oltre i limiti della lingua, della comprensione e della comunicazione.

Questo obbiettivo potrà essere conseguito grazie agli oltre 2500 libri inclusivi distribuiti in tutta la città di Torino, i quali facilitano la lettura per tutti, perché sono tradotti  in simboli Caa (Comunicazione Aumentativa Alternativa) dalla Bottega Editoriale Paideia, perché hanno pagine gioco interattive, sono testi funzionali alla lettura multimodale, silent book, libri di sole illustrazioni e tanto altro. Il progetto Con Testi si propone di mettere al centro dell’iniziativa quelle famiglie e soggetti che sono impegnati nell’accoglienza di bambini da 0 a 6 anni con particolari bisogni comunicativi, come ad esempio scuole di infanzia, non fornendo solo libri ma anche diversi eventi dedicati alla formazione: sono in programma letture nei parchi per imparare a leggere in maniera inclusiva e corsi di formazione per nonni, genitori, docenti e tutti quei volontari che vogliono imparare a conoscere questa forma di comunicazione poco conosciuta che mira all’inclusività.

L’iniziativa “Con Testi” svilupperà un importante piano di azioni di rete nel quartiere Vallette di Torino, dove c’è una significativa carenza di risorse per la lettura: fondamentale per gli organizzatori è promuovere un ambiente dove “i bambini non possono essere lontani da occasioni di crescita culturale“. Il progetto prevede la pianificazione e la realizzazione di azioni di comunicazione mirate che verranno raccontate nei prossimi mesi sui canali della Fondazione Paideia e su quelli dei partner ASL Città di Torino, la Casa della Salute dei Bambini e dei Ragazzi, Associazione Abbonamento Musei, CCW Cultural Welfare Center, Comune di Torino con le Biblioteche Civiche Torinesi e TorinoReteLibri Piemonte.

I libri inclusivi tradotti in Caa

Questi libri inclusivi distribuiti dal progetti “Con Testi” hanno la particolarità di essere tradotti in simboli Caa, Comunicazione Aumentativa Alternativa; ma di cosa si tratta? La Caa viene definita come ” un approccio che ha lo scopo di offrire alle persone con bisogni comunicativi complessi la possibilità di comunicare con canali che si affiancano a quello orale”: la Caa è quindi tutto l’insieme di strategie, strumenti e tecniche messe in atto in ambito clinico e domestico per garantire la comunicazione alle persone che non possono esprimersi verbalmente. Questa comunicazione è, come dice il nome stesso, alternativa a quella verbale classica ed aumentativa, in quanto prevede non di sostituire il linguaggio verbale ma di affiancarlo a simboli visivi e strumenti alternativi in modo da potenziare la ricezione del linguaggio verbale per coloro che hanno bisogni comunicativi più complessi.

La Caa non solo fornisce strumenti comunicativi alternativi, ma cerca anche di far sviluppare le abilità di comunicazione nei soggetti. Essa è uno strumento utilissimo per coloro che fanno fatica ad esprimersi, in quanto, potendo comunicare anche solo in maniera limitata il loro pensiero, danno modo di ridurre il il sentimento di angoscia e frustrazione legato all’impossibilità di farsi capire, riducendo anche in maniera proporzionale lo stress della persona con bisogni comunicativi complessi e il presentarsi di comportamenti problematici.

Anche se la Comunicazione Aumentativa Alternativa offre di fatto numerose potenzialità e benefici, sia al soggetto con bisogni comunicativi che alla famiglia, in Italia è poco diffusa e ancor meno conosciuta. È importante che venga quindi pubblicizzata la sua esistenza e in particolar modo la sua utilità, in quanto estremamente efficace anche per stranieri che stanno imparando la nostra lingua, per soggetti verbali che non possono comunicare in seguito ad operazioni chirurgiche o incidenti, e per tutti i bambini in età prescolare che muovono i primi passi nel mondo della lettura e dell’autonomia. La Caa è dunque uno strumento molto importante che potrebbe dare un importante aiuto, anche psicologico, a chi ha questi particolari bisogni, che merita di essere diffuso.

Marco Andreoli

 

Exit mobile version