Girandola e malafede. La prostituzione culturale
Essere in malafede… dalla Treccani: [consapevolezza della propria slealtà e della propria intenzione di ingannare: essere in m.] ≈ disonestà, slealtà. ‖ doppiezza, insincerità, ipocrisia, falsità.
Deve essere questo il comportamento diffuso nel mondo cultural e in ogni ambiente, pur piccino che esso sia.
La malafede, comportamento per il quale si osanni il qualsivoglia prodotto di infima qualità e si tralasci il bel romanzo, il bravo scrittore o scrittrice, se non fa parte del proprio Hortus Conclusus.
La malafede, comportamento con il quale si spellano le mani ad applaudire sconcezze autentiche, e si disertano ottime presentazioni e ottimi artisti.
La malafede del popolino cultural cantando, raggiunge responsabilità civile di abiezione negli insegnanti di lettere e filosofia, che, invece di mettere un freno, accolgono qualsiasi idiozia e non riprendono alunni poco dotati.
Ho già, stamane, detto come simile fare danneggi pensieri, come l’amore fatto venalmente, così la cultura viene prostituita a far da gratificazione a vite significanti solo a chi le vive.
Tutte le vite sono un romanzo? Embè?
Giochi fai da te- La girandola della cultura
Soffia soffia nella girandola e questa gira gira più forte. Cultura. Si chiama così il vortice, il giro, la corsa, e gira gira gira più forte. Contributi regionali a penna d’argento, targhe d’encomio a calabresi nel mondo e fuori del mondo, premi e poi premi, ancora premi e di nuovo premi, inutili premi che servono solo a riempire pagine di vecchi giornali.
Manifesti sono le sorti dell’umane e progressive genti.
Bisognerebbe mettere un veto, un freno, una risata.
Bisognerebbe arginare il falso, inutile spreco, sempre imperante, disse qualcuno, del tener alto il vessillo imperante e poi soffiarci, soffiarci forte per far girar solo una consunta e stanca girandola di una cultura di nome e non di fatto.
Con la tristezza di non saper soffiare più forte