Il 2050 non porterà buone notizie. L’analisi è stata realizzata da un team internazionale coordinato da Rupert Bourne, della Anglia Ruskin University. Sono stati esaminati i dati di 188 paesi e questi sono i risultati.
Il numero di persone non vedenti è destinato a triplicarsi entro il 2050
Secondo lo studio, nel 2050 ci saranno 115 milioni di persone non vedenti rispetto ai 36 milioni attuali. Letteralmente, il numero di persone affette triplicherà.
Le parti del mondo più colpite
Secondo l’indagine, la cecità interessa meno dello 0,5% della popolazione dell’Europa occidentale. Sono 11,7 milioni di persone non vedenti in Asia meridionale, 6,2 milioni in Asia orientale e 3,5 milioni nel sud est asiatico. Più del 4% della popolazione in alcune parti dell’Africa sub-sahariana.
In aumento anche il numero di soggetti con difetti della vista
Tabella di Snellen tradizionaleAumenterà anche il numero delle persone affette da moderati o gravi difetti della vista: si passerà da 200 a 550 milioni di individui entro il 2050. Un aumento del 275%, quasi tre volte tanto!
“Anche il più lieve difetto visivo può avere un impatto significativo sulla vita delle persone” spiega Rupert Bourne, il coordinatore dello studio “Per esempio, riduce la loro indipendenza o ne limita le opportunità economiche e accademiche”.
Perché i numeri sono destinati ad aumentare entro il 2050?
Nonostante la percentuale di persone con difetti di vista diminuirà, i dati assoluti sono destinati ad aumentare. Questo è dovuto all’aumento della popolazione e la possibilità sempre maggiore di arrivare in età avanzata. In aggiunta, c’è l’allungarsi delle speranze di vita ed il benessere crescente per le persone in età matura. Tutto questo porterà, in un futuro, ad un aumento della prevalenza dei malati.
La terapia: una prospettiva verso il futuro
Lo studio richiama la necessità di investire nei trattamenti, come la chirurgia per la cura della cataratta. In aggiunta, è necessario garantire alle persone un accesso agli occhiali da vista correttivi.
“Gli interventi offrono indietro un grande tornaconto economico” afferma Bourne. “I paesi recuperano i loro costi poiché le persone possono portare forza lavoro“.
Valentina Imperioso