Il 2020 ha la particolarità di poter essere scritto ripetendo due volte lo stesso numero, cioè il 20. L’ultima volta era successo nel 1919. Mentre la prossima sarà il 2121.
Ma basta questo a rendere speciale un’annata?
Il 2019 ci ha riservato occasioni davvero uniche di commemorazione. Non è semplice reggere il confronto con un anno, quello appena concluso, costellato di ricorrenze irripetibili.
Abbiamo già ricordato i 30 anni dalla caduta del muro di Berlino. Ed è trascorso un bel cinquantennio sia dal primo allunaggio, che dall’epocale concertone di Woodstock, nel ‘69. Di questi fatti qualcuno può ancora darne testimonianza diretta ma po’ più improbabile è aver avuto la possibilità di assistere alla stesura de L’Infinito, composta da Leopardi esattamente 200 anni fa.
E come non aver notato la quantità di eventi realizzati in occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci?
Non c’è da temere: il 2020 non sarà da meno. La portata delle celebrazioni sarà quanto meno di uguale rilevanza. Se nel ’69 aveva luogo il live più celebre di tutti i tempi, l’anno successivo veniva a mancare uno dei protagonisti di quello stesso live: Jimi Hendrix, il chitarrista più famoso di tutti, spirato ventisettenne, 50 anni fa.
Brutto colpo per la scena musicale, che perdeva in contemporanea anche la band più famosa di sempre, i Beatles. Annunciavano lo scioglimento proprio il 31 dicembre del ’70. Beethoven invece nel 2020 compirebbe 250 anni.
I nostalgici del calcio italiano ricorderanno i 50 anni dal primo scudetto del Cagliari di Gigi Riva. Mentre qualcuno ricorderà il cinquantennio di Italia-Germania 4 a 3 anche all’estero.
Se poi, in campo scientifico, lo scorso luglio celebravamo le gesta dell’equipaggio dell’Apollo 11, nel 2020 festeggeremo per lo scampato pericolo di quello dell’Apollo 13. Cinquant’anni fa mancò l’arrivo sulla Luna e, come ricorda anche l’omonimo film, dovette rientrare superando innumerevoli problemi di natura tecnico-ingegneristica.
Spingendoci più indietro nel tempo scopriamo che il 2020 è anche il centenario dalla nascita di due italiani molto amati: Federico Fellini e Gianni Rodari. Classe 1920, venivano entrambi alla luce nell’anno esatto in cui aveva inizio il proibizionismo statunitense. Ma iniziava proprio allora anche la famosa resistenza non violenta di Gandhi (che a proposito avrebbe festeggiato 150 anni nel 2019).
Il 2020 saranno già trascorsi anche 150 anni dalla morte di Charles Dickens, tra i massimi scrittori britannici, ed altrettanti dalla Breccia di Porta Pia. Con quest’evento storico si strappava la città di Roma allo Stato Vaticano e la si annetteva a quello Italiano.
Molte altre saranno le ricorrenze del 2020 che avranno per protagonisti l’Italia o gli italiani. Come Federico II di Svevia, di cui si celebrano 800 anni tondi dall’incoronazione a Imperatore a Roma. O la cupola del Brunelleschi di Santa Maria del Fiore a Firenze, gioiello d’architettura mondiale iniziato esattamente 600 anni fa.
Ma è ancora una volta in ambito artistico che ricorre l’anniversario più significativo. A far da contraltare alla memoria di Leonardo, nel 2020 ci sarà il pittore più importante del rinascimento italiano. Raffaello Sanzio. Scomparso giovanissimo esattamente 500 anni fa. Già a partire da Marzo arriverà infatti a Roma un’importante mostra sulle sue opere, presso le Scuderie del Quirinale.
Dunque ce n’è per tutti i gusti, dagli amanti dell’arte agli appassionati di sport, prepariamoci a celebrare nel migliore dei modi tutti gli anniversari dell’anno appena cominciato.
Maria Luisa Ancona