200 tonnellate di rifiuti sulla luna: l’inquinamento umano non conosce limiti

200 tonnellate di rifiuti sulla luna

Allo stato attuale, ci sono circa 200 tonnellate di rifiuti sulla Luna. Questi rifiuti sono il risultato delle missioni umane sulla superficie lunare. Con sempre più nazioni e aziende private che pianificano missioni lunari, il problema della spazzatura spaziale potrebbe solo intensificarsi.

La Luna è diventata un luogo inaspettatamente zuppo di rifiuti e detriti umani, e con sempre più paesi che puntano alla Luna, sia sulla sua superficie che in orbita, il problema potrebbe solo peggiorare.

Nel corso dell’agosto 2023, la sonda russa Luna-25 si è schiantata sulla superficie lunare, mentre la missione indiana Chandrayaan-3 è riuscita a atterrare con successo nella regione polare meridionale, segnando il quarto paese a raggiungere la Luna. L’atterraggio di queste missioni, tuttavia, ha lasciato una traccia di rifiuti umani e detriti sulla superficie lunare.

Con una crescente ondata di missioni lunari da parte di governi e aziende private, tra cui SpaceX e Blue Origin, il nostro vicino celeste sta diventando sempre più affollato. Ma non è solo la superficie lunare a preoccupare. L’orbita terrestre bassa è diventata estremamente congestionata, con quasi 7.700 satelliti attualmente in orbita a poche centinaia di chilometri dalla Terra. Questo numero potrebbe crescere esponenzialmente nel prossimo decennio, con molte di queste satelliti destinate a fornire Internet ai paesi in via di sviluppo o a monitorare l’agricoltura e il clima sulla Terra.

Tuttavia, l’attività spaziale intensa ha portato a una crescente quantità di spazzatura e detriti nello spazio. Gli esseri umani hanno lasciato un’eredità di spazzatura sulla Luna, tra cui veicoli spaziali defunti, sacchi di rifiuti umani, e oggetti vari come piume, palline da golf e stivali. Questa spazzatura ammonta a circa 200 tonnellate.

La mancanza di regolamentazione e il vuoto legale in merito alla proprietà della Luna rappresentano un problema significativo. Attualmente, nessuno è responsabile di mantenere la Luna pulita e priva di detriti. Lo stesso problema si ripete nell’orbita terrestre, dove esistono oltre 23.000 oggetti più grandi di 10 cm e circa 100 milioni di detriti più grandi di 1 mm. Anche i piccoli frammenti di detriti possono essere pericolosi, viaggiando a velocità estreme e potendo danneggiare satelliti o veicoli spaziali.

Nel 1978, lo scienziato della NASA Donald Kessler ha previsto uno scenario in cui le collisioni tra detriti spaziali creano ancora più detriti, portando a una crescita esponenziale della spazzatura nello spazio, nota come “sindrome di Kessler”. La mancanza di regolamentazione e di responsabilità può quindi portare a una “tragedia dei beni comuni”, in cui l’uso eccessivo delle risorse comuni porta alla loro esaurimento.

L’attuale quadro legale, incluso il Trattato sullo spazio extra-atmosferico delle Nazioni Unite del 1967 e l’Accordo sulla Luna del 1979, non affrontano in modo adeguato la questione della spazzatura spaziale e dei detriti. Mentre alcune nazioni hanno firmato accordi, molti importanti attori spaziali, tra cui Stati Uniti, Russia e Cina, sono rimasti fuori da tali accordi.

Per affrontare questa sfida globale, gli scienziati sostengono che l’ambiente spaziale orbitale dovrebbe essere considerato un bene comune globale e protetto dalle Nazioni Unite. Tuttavia, la mancanza di volontà politica e gli interessi commerciali nazionali stanno attualmente ostacolando gli sforzi per affrontare il problema della spazzatura spaziale.

Mentre le missioni spaziali continuano a crescere in numero, è urgente prendere misure per evitare che lo spazio diventi un ampio deposito di rifiuti inutilizzabili, esattamente come abbiamo già fatto sul nostro pianeta.

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