Il Financial Times ha anticipato alcune indiscrezioni sulla riforma Ue del copyright, che riguardano i
gruppi editoriali a cui verranno dati i diritti esclusivi sui loro contenuti, per cui i servizi come Google News dovranno concordare con loro i termini per l’utilizzo dei prodotti editoriali.
Spetterà quindi alla stampa decidere se offrire gratuitamente o a pagamento ai motori di ricerca e agli aggregatori di notizie i propri contenuti. Per i link che rinviano a contenuti pubblicamente disponibili, invece, non cambierà nulla, in quanto non saranno coperti dalle nuove regole Ue sul copyright. Per gli utenti di internet, quindi, non ci saranno cambiamenti per la condivisione dei link, questo quanto è possibile leggere in un articolo pubblicato dall’Ansa.
Secondo quanto spiegato da un portavoce della Commissione Ue, l’obiettivo è:
“assicurarsi che gli europei possano avere accesso a un’offerta legale di contenuti ampia e diversificata. Per rafforzare la diversità culturale garantendo allo stesso tempo che autori e detentori di diritti siano protetti meglio e in modo più equo”.
Concretamente accadrà che, ad esempio, i motori di ricerca come Google potrebbero trovarsi nelle condizioni di dover pagare per gli estratti di articoli dei media che pubblicheranno. In una delle affermazioni dello stesso portavoce, citato prima, è possibile leggere che si tratta di:
“valutare se garantire agli editori i diritti affini” per dar loro una “posizione più forte quando negoziano con gli altri attori del mercato”.
Maggiori dettagli riguardo le dichiarazioni del portavoce dell’Ue è possibile trovare sul sito dell’Ansa.