I due mondi

minimee.altervista.org

Non siamo in grado di immaginare un mondo senza guerre, allora immaginiamo due bambini che vivono in due mondi paralleli. Loro non possono incontrarsi perché sono diversi, uno è ricco l’altro è povero, un po’ come la realtà. Si confrontano e non si odiano, sognano insieme un futuro diverso e credono di poterlo cambiare. Parlano, e facendolo iniziano a creare inconsciamente il mondo che sognano.

-“Che cos’è quello che hai in mano?”
-“E’ un cellulare, me lo hanno regalato i miei genitori per il mio compleanno. E tu, che cosa stringi tra le mani?”
-“Io? Un pupazzo”
-“Un pupazzo? Ma quanti anni hai?”
-“Ieri ne ho compiuti undici. Tu invece?”
-“Anche io ne ho undici. E non pensi di essere ormai grande per giocare con i pupazzi?”
-“Ma io non ci gioco, lo tengo con me, è il mio migliore amico, è la mia mamma e il mio papà!”
-“La tua mamma e il tuo papà? A te manca qualche rotella amico. Come fa un pupazzo ad essere tutto questo!”
-“La mia mamma e il mio papà sono morti, e questo pupazzo è l’unico ricordo che ho della mia casa”
-“Mi dispiace per i tuoi genitori, deve essere brutto vivere soli. E hai dovuto cambiare casa?”
-“No, la mia casa non esiste più, le bombe l’hanno distrutta l’altra notte, io mi sono salvato per miracolo”
-“Le bombe? Ma da voi c’è la guerra? ”
-“Si, credo di si!”
-“E tu dove vivi ora? Chi ti accompagna a scuola?”
-“Vivo con mio zio,  aiutiamo i volontari ogni giorno. A scuola non ci sono mai andato, ma hanno bombardato anche quella, dovevi vedere, corpi ovunque, gente che gridava e piangeva.”
-“Che strano, noi del mondo di sotto non viviamo così, potresti venire a vivere con me.”
-“No, non posso, non conosci le regole? Noi del mondo di sopra non possiamo vivere insieme a voi. “
-“Le regole?E perché?”
-“Perché siamo poveri, e la nostra presenza nel vostro mondo non farebbe altro che rendere meno poveri noi e meno ricchi voi, e questo voi del mondo di sotto non volete che accada. Per questo in ognuno di noi deve conoscere il regolamento, per non creare disordine.”
-“A noi non ha mai parlato nessuno di questo regolamento! Non credi sia ingiusto? Non sarebbe meglio dividere la nostra ricchezza con voi? Aiutarvi a combattere questa guerra! Ma chi ha scritto questo regolamento?”
-“Eh sarebbe stato molto bello, purtroppo i grandi decidono tutto, e hanno deciso questo per noi.”
-“Hai ragione, i grandi decidono tutto. Ma diventeremo grandi anche noi, e le cose cambieranno. ”
-“Ah, caro amico, io spero di riuscire a diventare grande, qui niente è certo. Se questo dovesse accadere le cambieremo insieme, lo giuro. Adesso devo andare, si sta facendo buio e ho paura. Grazie per aver illuminato la mia buia giornata, ti porterò sempre nel cuore, tu non sei come i grandi del mondo di sotto.”
-“Ti prometto che quando saremo grandi le cose cambieranno,  e le cambieremo insieme, vedrai che i due mondi non esisteranno più, ci sarà un unico mondo fatto di uomini diversi che vivono allo stesso modo. Te lo prometto! Ciao caro amico, a presto”

 

Exit mobile version