Gentiloni, in Nigeria, ha spiegato ai vertici di Abuja il senso del “migration compact“, condiviso inizialmente soltanto dall’Italia e solo da giugno anche dall’Unione Europea, dopo questa approvazione il titolare
della Farnesina spera entro l’autunno di arrivare ad un accordo formale proprio con la Nigeria, Paese da cui provengono la maggior parte degli immigrati.
L’obiettivo principale è gestire i flussi migratori collaborando con i Paesi di origine, trovando e lavorando sulle cause che li spingono ad abbandonare il proprio Paese, ad esempio creando nuovi posti di lavoro. A tal proposito Onyeama ha espresso gratitudine per l’umanità dimostrata dall’Italia per la questione dei migranti.
Il tema dei migranti è strettamente collegato a quello della sicurezza, e al ministro dell’Interno Abdurlarahman Dambazau, Gentiloni ha ribadito che:
“la politica è impegnata a garantire la sicurezza e a coordinare gli sforzi in Italia e in Africa”
a partire dallo scambio di informazioni, dalla creazione di un database, dalla lotta al traffico di esseri umani, dall’addestramento delle forze di sicurezza, questo come riportato nel sito dell’Ansa.