Una petizione per introdurre il reato di tortura in Italia entro il 2016, per questo si sa battendo la sorella di Stefano Cucchi:
“famoso” perché morto tra sofferenze disumane quando era nelle mani dello Stato e, soprattutto, per mano dello Stato.”
Queste le parole rilasciate dalla sorella di Stefano per www.change.org.
Ilaria Cucchi porta avanti questa battaglia, e alle sue dichiarazioni per www.change.org aggiunge:
“…chiedo che Parlamento e Governo approvino finalmente, ed entro quest’anno, il reato di tortura in Italia. Stiamo chiedendo all’Egitto verità per Giulio Regeni. Dobbiamo farlo. Ma ricordiamoci che lo facciamo dall’alto del fatto di essere l’unico Paese d’Europa a non avere una legge contro le brutalità di Stato. La Corte di Strasburgo ha già condannato l’Italia per gli orrori del G8 di Genova nel 2001. E ci ha imposto l’introduzione nel nostro codice penale del reato di tortura.”
Questo dell’introduzione del reato di tortura può diventare un elemento in più per aiutare a fare maggiore chiarezza, a far sentire lo Stato presente e realmente vicino ai suoi cittadini, del resto è una cittadina che chiede al suo Stato, maggiore garanzia e giustizia alla luce della triste e difficile esperienza vissuta attraverso il fratello.
In tanti hanno già firmato questa petizione, per chi desidera contribuire a questo cambiamento deve semplicemente collegarsi a www.change.org e cercare la petizione di Ilaria Cucchi, CONTRO OGNI TORTURA: L’ITALIA APPROVI LA LEGGE ENTRO IL 2016.