Nonostante la mia sessualità mi sia ben chiara ( forse), ammetto di aver fantasticato più volte sugli eventuali mondi nascosti sotto le ampie gonne con cui vengono ritratte le donne di qualche secolo addietro.
Ammetto anche di aver considerato la possibilità che a gonfiarle così tanto non fosse stato altro che un bell’impasto budinoso di grasso e cellulite, ma ho rimproverato subito la mia fantasia per aver osato del grottesco tale, in evidente contraddizione con esili vitini strozzati da corpetti soffocanti e volti dolci e nivei che sembrano suggerirti: “ Ma su, ragiona! Non posso avere un culo tanto grande!”
Nanetti schiavizzati per volumizzare la gonna soffiando, con possibilità di vitto e alloggio nella stessa?
Stoffa magica che riesce a eludere la legge di gravità?
No, non c’è niente di così strano là sotto, ma sempre un mondo può definirsi, perché la struttura che permette tanto volume ( ebbene sì, c’è solo una struttura), assomiglia molto al sistema di meridiani e paralleli con cui l’uomo ha idealmente tagliuzzato la torta Terra.
Vi presento il
guardinfante s. m. [comp. di guardare «proteggere» e infante «bambino», sul modello dello spagn. guardainfante, fr.garde–infante, ora garde–infant]. – Armatura circolare, di ferro o di legno, composta di una serie di cerchi concentrici sostenuti da una fodera pesante, che si poneva sotto la gonna per tenerla gonfia e tesa in forma di campana; di provenienza francese e destinata in origine (circa 1530) a difendere dagli urti le donne incinte (donde il nome), fu molto in voga fino al sec. 18°.
Treccani
Così è quando l’utile si unisce al dilettevole.
Questa moda ingrombrante, che vedrà il tramonto soltanto dopo due lunghi secoli, non garbava proprio a tutti.
Così ne parla il fiorentino Lorenzo Lippi (1606-1665), nel suo poema “ Il Malmantile racquistato”(1660) :
“Per questa carta, ov’è stampato il bando
Di quella porcheria de’ guardinfanti
Che di portar le donne han per costume,
Ricettacol di pulci e sudiciume”
Quinto Cantare, Strofa 8
Porcheria o meno, non sarebbe male risuscitare questa moda del guardinfante, come giustificazione elegante ad un eventuale sedere troppo grande.
Federica Isidori