Il cocktail caraibico più adorato in gran parte del mondo è profumato e dissetante, alcolico al punto giusto e delicato, rinfrescante e aromatico, e perché no, frugale. Zuccherato fino a che non interviene l’aroma del rum con qualche picco mentolato a conquistare la bocca, le pupille gustative vengono subito convinte che a far da padrone delle serate estive sarà proprio il lui, il Mojito.
I cocktail sono un vizio da assaporare in un momento di svago e relax ed è così curioso sapere che siano nati durante il Proibizionismo americano, un momento della storia in cui i vizi erano tutt’altro che concessi. A inizio Novecento, molti liquori si produssero illegalmente, sinonimo spesso di scarsa qualità. Per questa ragione, numerosi baristi furono spinti dal loro istinto a mischiare quei liquori con aromi e ingredienti capaci di dare vita a sapori inconsueti ma assolutamente accattivanti e seducenti.
«La terra più bella che occhi umani abbiano mai visto» così, Cristoforo Colombo si complimentò con Cuba una volta approdato nell ’isola dei viaggiatori che amano venire a contatto con la storia dei popoli e con la natura incontaminata, vivida di interessanti aneddoti, caliente di sentimenti, capace di rubare emozioni anche ai meno empatici.
Correva l’anno 1578 e la leggenda narra che il pirata inglese Francis Drake, noto come “el draque” fece tappa a La Isla de la Juventud, una piccola isola di Cuba, dove gli uomini poterono abbeverarsi, dopo un importante saccheggio. La bevanda che fece da protagonista in quel giorno cocente fu a base di menta schiacciata, spirito non filtrato e limone verde. Il capitano dell’equipaggio di giovani o vecchie spugne che fossero, si innamorò di quel sapore così avvolgente e dissetane da non poter resistere a ribattezzarlo, affibiandogli, ovviamente, il suo nome: Draque. La svolta vi fu quando, tre secoli dopo, a La Havana, a La Bodeguita Del Medio, il bar preferito di Ernest Hemingway, si propose il Mojito. Il barista Attilio De La Fuente, approfittò della venuta del rum vero e proprio cubano per ideare quello che oggi è l’autentico cocktail di Cuba. Il nome Mojito si riferisce al vocabolo spagnolo “mojadito”, che significa “umido, nel senso di dissetante e rinfrescante”.
La ricetta del mojito prevede i seguenti ingredienti:5 cl di rum bianco, succo di mezzo lime, 2 cucchiai di zucchero di canna raffinato bianco, acqua gasata o soda,qualche fogliolina di menta fresca, possibilmente di “hierba buena” e angostura. Per finire, riempirete il vostro tumber con quattro cubetti di ghiaccio e…alla salute amici!
Sara Trinchero