Un Museo permanente per ricordare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino uccisi per mano della mafia, un’iniziativa promossa dalla Giunta distrettuale dell’ANM di Palermo.
Il Museo che ripropone la ricostruzione dell’ufficio nel quale Giovanni e Paolo svolsero la loro attività per diversi anni, si propone la rappresentazione di un luogo di memoria permanente, rivolto non solo agli addetti ai lavori ma alla collettività intera, sarà presentato il 24 maggio 2016 alle ore 12 nell’Aula Magna del Palazzo di Giustizia.
Ma come ogni anno diverse sono le iniziative promosse e realizzate che partono dalle piazze di tutta Italia, si muovono in televisione con il palinsesto Rai che dedica trasmissioni a tutto spiano dedicate a chi ha lottato contro il sistema mafioso come Rosario Livatino o Boris Giuliano, ma la marcia contro la mafia si muove anche attraverso i social network infatti sarà possibile seguire gli eventi in diretta sul profilo Twitter della manifestazione 23 maggio e su quello del Miur. Gli hashtag usati: #23maggio e #PalermoChiamaItalia. Per la prima volta sarà possibile usare anche un’app, realizzata dagli studenti dell’Istituto “Europa” di Pomigliano d’Arco (Napoli), per essere informati su tutte le iniziative e seguire i principali momenti della giornata di Palermo in streaming.
In questi casi è fondamentale saper usare i nuovi mezzi di comunicazione, non lasciandosene sfuggire nemmeno uno, l’ideale sarebbe portare avanti questi progetti e farli girare sempre e non soltanto durante le giornate dedicate alle varie commemorazioni. Si dovrebbe lavorare con e per le nuove generazioni sempre.
Chiudo l’articolo con un’ importante eredità lasciataci da Giovanni Falcone che credeva nelle nuove generazioni e nella possibilità che queste possano cambiare le condizioni di una società vittima dell’organizzazione mafiosa e che quest’ultima rimane comunque un fenomeno umano e per questo è destinata a morire:
“Gli uomini passano, le idee restano”
Restano le idee di chi è deciso a cambiare e non accettare la prevaricazione di chi cura i propri interessi a discapito di altri.