The Atlas of Beauty: la Bellezza è ovunque

The Atlas Beauty, Mihaela Noroc, February 2015
The Atlas Beauty, Mihaela Noroc, February 2015

Zaino, macchina fotografica e un obiettivo: trovare la bellezza. Così, la fotografa Mihaela Noroc, ha intrapreso il suo viaggio in giro per il mondo. Alla ricerca della bellezza. E il mondo ne è pieno. Basta guardarsi intorno, basta guardare in alto, basta guardare oltre… tutto ciò che è in Natura, tutto ciò che è Natura, è fatto di bellezza, è bellezza che prende forma e profumo e colore.

Mihaela, però, era diretta verso la conoscenza di una bellezza che fosse imparagonabile, unica, originale. Il suo concetto di bellezza era legato alla profondità, all’emozione, all’ intensità. Una bellezza con la maiuscola. Una Bellezza che porta il sé il Nome di ogni Persona, di ogni Donna che Mihaela ha poi fotografato.

“Dalla foresta amazzonica al Tibet, da New York ai più grandi templi buddisti del Myanmar, da Oxford ai sobborghi di Sydney, dalle favelas brasiliane alle moschee iraniane”, il suo Atlas Beauty: una serie di scatti che ritraggono la Bellezza e ne testimoniano l’universalità attraverso il colore scuro o chiaro di occhi grandi, piccoli o a mandorla; attraverso labbra a cuore o carnose o sottili; attraverso lineamenti tipicamente orientali, marcati o leggeri. La Bellezza, attraverso ciò che la rende visibile ed imparagonabile: il Volto umano.

E la tenace fotografa, ha raggiunto il suo obiettivo, quello per cui ha lasciato casa, paese e lavoro: ha conosciuto, ha ritratto la Bellezza grazie alle Donne che, nei diversi luoghi, hanno accettato di essere fotografate e di essere, quindi, la prova del fatto che la Bellezza non ha razza, non ha nazionalità, non ha lingua, non ha religione, non ha caratteristiche che la standardizzano. È ovunque.

Sfogliando gli scatti, meravigliosi, di Mihaela, ci si rende conto che la Bellezza non risponde a domande, a richieste precise: è stravagante, libera, anarchica! Può apparire attraverso un grande sorriso così come può farlo mediante labbra serrate da chissà quale pesante silenzio. Può manifestarsi con occhi pieni di luce e può riuscirci mediante occhi tristi sui quali si posa un velo di malinconia. Può esplodere nel movimento del corpo e può esprimersi con la staticità di un corpo che attende, che medita, che si concentra. 

La Bellezza non è matematica, non è legge, non è formula: è poesia! È arte! È potenza incontrollabile !

E le bellissime Donne che Mihaela ha incontrato durante il suo viaggio e che ha fotografato, hanno confermato una mia idea, meglio, un mio ideale: la Bellezza esiste, e non è chissà dove ma è in ogni sguardo, in ogni tratto, in ogni Volto che, a modo suo, si esprime.

La Bellezza è molto più di caratteristiche fisiche conformi a canoni noiosi: essa è nella fantasia, nell’esclusività, nella novità che ogni Persona porta con sè, in sé, sin dalla nascita. La Bellezza non è solo nel colore degli occhi, ma è nella capacità di guardare avanti con coraggio e all’Altro, all’Altra, con rispetto; non è solo nell’ estensione di un sorriso, ma è nella capacità di sorridere e di credere di poterlo fare ancora; non è solo nell’altezza, ma è nella capacità, nella voglia di crescere, non in termini di superbia e vanità ma con la curiosità e con quella sana inquietudine di chi non vuole fermarsi più del tempo di uno scatto fotografico! Il quale potrà sempre ricordare che Tempo e Spazio sono pieni, colmi, di Bellezza. Il dato triste è che pochi, poche, riescono a coglierla. Ma forse questo è solo un personale e pessimista pensiero.

Ad ogni modo, credo che la Bellezza salverà il Mondo solo se questo sarà in grado di riconoscerla, di apprezzarla e di celebrarla. Ovunque e in ogni periodo storico. Senza frugare nell’intimità, nelle vicende passate, tra le idee e nella spiritualità di coloro che, indipendentemente da tutto questo, ne saranno la chiara e stupenda rivelazione.

E ricordate che la Bellezza è negli occhi che guardano, di quegli Occhi capaci di farlo senza fermarsi alle apparenze e senza cedere alla superficialità. Siate Bellezza, quindi, affinché questa vi renda capaci di riconoscerla negli Altri, nelle Altre.

Deborah Biasco

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