L’orgasmo: niente di più complesso e al contempo niente di più spontaneo

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Margarita Sikorskaia, Garden

Da sempre, manda in crisi gli uomini e in ansia le donne. Da sempre, intorno ad esso, ci si pone interrogativi e si suppongono teorie. Da sempre, si ricorre a testi, studi e ricerche per saperne di più, perché nulla sfugga. E che sarà mai st’orgasmo?!

Alessandra Graziottin (Dottoressa con specializzazione in Ginecologia, Ostetricia, Oncologia e con formazione in Psicoterapia) ne definisce il significato: “dal greco ὀργασμός, derivato di ὀργάω, significa essere pieno d’ardore, di voglia ardente, indica il complesso evento psicofisiologico, di breve durata, che costituisce l’acme dell’eccitamento sessuale ed è accompagnato da un particolare stato di coscienza, intensamente piacevole, raggiunto in seguito a stimolazioni sia somatiche sia psicologiche.”

Nulla di più complesso e al contempo nulla di più naturale e spontaneo.

Personalmente, credo che l’orgasmo sia un’esperienza più che un fenomeno: l’esperienza dell’incontro; l’esperienza di rincontrarsi tutte le volte ed ogni volta, farlo in modo diverso; l’esperienza della consapevole voglia di sentirsi ancora, di sentire ancora l’altro, l’altra, accogliendo tra le pieghe del proprio corpo e davanti alla porta della propria mente, tutta la sua immensità. Tutta la sua meraviglia. Perché l’orgasmo, è anche la capacità di meravigliarsi, di lasciarsi sorprendere ogni volta: ché se non ci fosse la novità che stupisce, basterebbe un solo orgasmo nella vita.

La novità. Quella di cui sono capaci le mani che cercano, che sfiorano, che conoscono e che svaleno i segreti del corpo di chi si sta amando; quella di cui sono capaci gli occhi che si nutrono dello sguardo dell’altro, dell’altra, fino a perdercisi dentro e senza saziarsi mai davvero degli stessi; quella di cui sono capaci le gambe che stringono, che lasciano andare, che si stendono e che si adagiano accanto a quelle di chi è vicino; e la novità di cui è capace la passione. Perché non c’è orgasmo, non c’è estasi che non provenga dalla passione, e la passione non dipende certo da se e quanto si è studiato il Kamasutra né da tutte le certezze sulle proprie doti che uomini e donne, da sempre, vanno cercando.

La passione proviene da se e quanto la persona attrae: e quando dico persona, dico il suo passato, il suo presente e il suo futuro. Dico gli sbagli che ha commesso, i segreti che non ha svelato e i sogni che custodisce. Dico i suoi pensieri, le sue idee e i suoi buchi neri. E dico le sue paure, le sue turbolenze e le sue malinconie. A condurre all’orgasmo, quindi, non è solo la bravura e il saperci fare di un corpo che si dimena: è l’incontro-scontro tra due corpi, tra due anime, tra due esistenze che si accolgono e si confondono. Senza, però, annullarsi. Senza dimenticare chi si è e come e perché si è arrivati lì.

Tutto in un sospiro, in un istante che non si capisce mai quanto si prolunghi, perché il tempo non esiste. Tutto in uno sguardo. Come ha dimostrato la fotografa Bettina Rheims, che ha fotografato lo sguardo di diverse donne durante l’orgasmo, scatti divenuti un vero e proprio progetto fotografico: Just Like a Woman, con cui la grande e stravagante donna e fotografa, ha dimostrato come l’orgasmo sia un’esperienza che porta in sè tutta la complessità della persona, tutto ciò che la stessa esprime o cela, e svelando, nei suoi scatti, quello che agli uomini può sfuggire perché troppo concentrati su se stessi.

Bettina Rheims, Just Like a Woman, 2015

Tranquilli, cari: l’orgasmo per una donna, è molto più di quello che credete, e non dipende solo da quello che avete nei pantaloni ma anche e innanzitutto da quello che avete da dire, da quello che avete nella testa. A far sesso, possono riuscire tutti: ma ad aprire le porte dell’estasi e ad accompagnare verso di essa, riescono solo coloro che ne conoscono la strada perché hanno iniziato a muovere i passi verso quel limite prima ancora di cadere sul letto.

L’orgasmo è una combinazione di elementi, è il perfetto incastro tra attrazione fisica e mentale, è alchimia, è magnetismo, è la certezza di non voler essere altrove in quel momento, è il desiderio che, si spera, non conosca fine, è la follia giustificata dal trasporto… è molto più di quello che ci si aspetta e molto più di quello che, dopo, si racconta.

È tutto quello che occhi e mani, pensieri e asprirazioni, si scambiano anche davanti a caffè pomeridiani e passeggiate notturne. Già. Perché se tutto ha un inizio, l’orgasmo inizia da quando ci si riconosce, tra i tanti e le tante. Da quando altri e altre non si desidera amare se non lei, se non lui. Da quando avete pensato, per la prima volta, che all’inferno ci andreste senza la paura di bruciare troppo, se fosse con lei, con lui.

E orgasmo sarà sempre, ogni volta che stringerete la sua mano, accarezzerete il suo volto, ascolterete la sua voce e i suoi pensieri ed ogni volta in cui condividerete con l’altro, l’altra, chi siete e quello che vivete.

Ogni volta, sarà estasi. Ogni volta, sarà un’ascensione fisica e mentale. Ogni volta, sarà un orgasmo. Ed ogni volta, sarà sempre più bello di quello precedente.

 

Deborah Biasco

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